Gestire più canali social non è affatto semplice, soprattutto se si pensa alla quantità di tempo necessario per la creazione dei contenuti. In questi casi, riuscire a ottimizzare i tempi è importantissimo ma bisogna fare attenzione a non sacrificare la qualità del nostro lavoro sui social.
Tra le attività più frequenti ma che reputo anche essere una delle più sbagliate c’è proprio il cross posting.
Cosa significa “CROSS POSTING”
Se gestisci una pagina Facebook o un account Instagram, sicuramente ti è successo che, al momento della pubblicazione di un contenuto, ti venisse data dalla piattaforma stessa, la possibilità di pubblicare in automatico quello stesso contenuto su uno o sull’altro social. Ecco, se hai accettato questa pubblicazione simultanea dello stesso contenuto su due piattaforme diverse, allora hai fatto cross posting.
Il termine cross posting è infatti traducibile come “invio multiplo” e sta proprio a indicare la pubblicazione dello stesso contenuto su piattaforme diverse.
Perché NON fare cross posting
Come abbiamo detto, il cross posting è una tecnica che viene spesso utilizzata proprio per risparmiare tempo ed energia nella creazione di contenuti. Purtroppo però, non è MAI una scelta che consiglio. Anzi, penso sia proprio da evitare!
Ma perché è così controproducente per la tua presenza sui social?
Proviamo a ragionarci insieme prendendo come esempio le due piattaforme più conosciute e utilizzate dalle aziende per la propria comunicazione online: Facebook e Instagram.
Le due piattaforme fanno parte della stessa famiglia di Meta ma sono molto diverse tra loro. Diverso utilizzo, formati dei post differenti ma soprattutto due tipologie di utenti ben distinti.
Se infatti su Facebook la maggior parte degli utenti si aggira intorno ai 35 anni, su Instagram invece la fascia d’età più popolare riguarda gli utenti tra i 25 e i 34 anni, seguita dagli utenti tra i 18 e i 24 anni.
Detto questo, possiamo riflettere sul fatto che gli interessi, il comportamento e il modo di comunicare siano molto diverso tra utenti appartenenti alla fascia d’età dei 35 anni e quelli invece dei 25 anni in giù.
A questo punto ti chiedo: parleresti mai con una persona di 35 anni come parleresti a una di 20 anni? Probabilmente no.
E allora perché dovresti rivolgerti a tutti nello stesso modo sui social?
Lo stesso identico post su due piattaforme diverse spesso non funziona perché quello stesso contenuto parla a due pubblici ben diversi. Per non menzionare il fatto che anche l’occhio vuole la sua parte e se un carosello su Instagram risulta attrattivo e di piacevole e facile fruizione, su Facebook la pubblicazione di una serie di immagini perde la sua efficacia.
La soluzione: adatta i tuoi contenuti
Ma quindi dobbiamo per forza creare due contenuti totalmente diversi?
La risposta è… SNÌ.
Dopo aver fatto un’attenta analisi del proprio pubblico e aver individuato gli argomenti di interesse da trattare sui tuoi canali, puoi passare alla creazione dei singoli post.
Se un argomento è valido per più piattaforme, non c’è bisogno di creare due contenuti totalmente diversi ma piuttosto adattati per ogni piattaforma.
Per esempio, se su Instagram tratti un argomento nel formato carosello, su Facebook quello stesso argomento potrebbe funzionare meglio con un’immagine singola e l’approfondimento nel testo del post.
Certo, non risparmierai il tempo che risparmieresti a pubblicare lo stesso identico post su due social differenti, ma è certo che raccoglierai più risultati da entrambe le piattaforme, ottimizzando il materiale a tua disposizione.
Non ti rimane quindi che preparare il piano editoriale per ogni canale!
E se vuoi approfondire l’argomento o se hai bisogno di supporto nella creazione della tua strategia social, scrivimi a info@giuliadamaggio.com oppure contattami su Facebook o Instagram!
